Il Governo Locale in Sicilia
Materiali per la Riforma
a cura di R. D’Amico, A. Piraino
Il volume raccoglie le analisi e le riflessioni di un nutrito gruppo di economisti, geografi, giuristi, politologi, sociologi, urbanisti dei quattro Atenei siciliani (Catania, Enna, Messina e Palermo) che, con il sostegno dei rispettivi Rettori, si è ritrovato unito a partire dall’idea di dare un contributo al processo di riforma del governo locale avviato da tempo dall’Assemblea Regionale Siciliana e recentemente approdato nella legge n. 8 del 24 marzo 2014 istitutiva in Sicilia dei liberi Consorzi di comuni e delle Città metropolitane.
L’iniziativa, partita con l’organizzazione di una serie di incontri e seminari, si è presto concretizzata in un’analisi dei principali nodi della riforma e poi, sottoscritto da una ventina di studiosi, in un appello alle Forze politiche regionali perché non sottovalutassero i problemi che la riforma poneva e soprattutto non li ignorassero. La decisione di abolire le Province e istituire i liberi Consorzi e le Città metropolitane “rivoluzionerà”, infatti, tutto il sistema di governo locale perché riguarda l’assetto territoriale, il rendimento economico delle istituzioni, i meccanismi di partecipazione democratica, le condizioni dello sviluppo economico. Si tratta quindi di una iniziativa che richiede una visione strategica e che non può essere guidata dall’alto con logica autoritaria ma deve essere spinta dal basso, cominciando dai Comuni, dalle loro Comunità e dalle molteplici relazioni che nel tempo e nello spazio hanno contribuito a formare le identità territoriali.
La speranza è che il legislatore regionale prenda atto di questa esigenza e, nel rispetto di una tecnicalità che non può essere ignorata, la trasformi in un disegno organico che appare ad oggi tutt’altro che compiuto, ed anzi deve ancora operare le scelte più caratterizzanti. Senza alcuna pretesa di imporsi in qualche modo alle responsabili scelte della politica e delle sue istituzioni rappresentative, questo volume vuole dunque segnalare la disponibilità della comunità universitaria siciliana a ‘dare una mano’. Spetta alla politica e alle istituzioni pubbliche, in questo frangente per alcuni versi drammatico, saperla cogliere e valorizzare non solo per il merito delle questioni che pone ma anche e soprattutto per il metodo disinteressato con le quali le pone.
Renato D’Amico è professore ordinario di Scienza dell’Amministrazione nell’Università degli Studi di Catania dove è Presidente del Corso di Laurea magistrale in Scienze delle Pubbliche amministrazioni. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano: Istituzioni per lo sviluppo tra Comune e Regione (Rubbettino, 2014); Per una storia dell’ordinamento provinciale in Italia tra XVIII e XX secolo (2014); L’analisi della pubblica amministrazione (FrancoAngeli, 2008-2010, voll. 4).
Andrea Piraino è professore ordinario di Diritto Costituzionale nell’Università degli Studi di Palermo. È stato assessore del Governo della Regione siciliana, segretario generale dell’AnciSicilia e consigliere comunale di Palermo. Tra le sue ultime pubblicazioni in materia di enti locali si segnalano: Il territorio ed il modello di governo a rete. Linee per una riforma delle Istituzioni locali (2012); Dall’Autonomia al federalismo. L’istituzione dei liberi Consorzi e delle Città metropolitane in Sicilia (2013).